Articolo che approfondisce la differenza tra le cinque tipologie di Descrizione Sensoriale: visiva, olfattiva. tattile, gustativa, uditiva. Con esempi
La Descrizione è una delle Modalità Narrative più importanti, più versatili e più utilizzate nel mondo della Scrittura Creativa.
Esistono numerose scuole di pensiero in fatto di Descrizione, purtroppo molto discordanti tra loro.
Alcuni esperti sostengono che una Descrizione – per essere davvero efficace – debba andare dritta al punto e sfruttare la potenza di poche parole mirate e specifiche.
Altri specialisti del settore invece affermano che una buona Descrizione debba rimanere a tratti incompleta, affinché venga lasciato spazio anche all’immaginazione del Lettore.
Infine qualcuno dice che la Descrizione debba mostrare il più possibile – fino al minimo dettaglio – affinché il Lettore abbia un’idea chiara, concreta e specifica del soggetto rappresentato.
Per fortuna, in questo mare di opinioni, esistono anche un paio di punti fermi che mettono d’accordo tutti gli esperti.
Il primo è che la Descrizione deve essere chiara, comprensibile e priva di fraintendimenti.
Il secondo è che, affinché sia davvero efficace e non conduca il Lettore alla noia troppo velocemente, debba essere costruita attorno ai 5 sensi. Ovvero:
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vista
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tatto
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olfatto
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udito
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gusto
Lo scopo principale della Descrizione infatti non è solo quello di fornire l’aspetto visivo di un oggetto, di una persona, di un animale o di un paesaggio, bensì quella di costruire un’immagine mentale completa che solleciti la percezione del Lettore attraverso più stimoli.
La Descrizione che genera questo tipo di stimolo si chiama Descrizione Sensoriale.
La Descrizione Sensoriale
Ti mostro ora alcuni esempi delle varie tipologie di Descrizione Sensoriale. Non è necessario utilizzarle tutte all’interno di un brano di Descrizione, tuttavia tutte assieme contribuiscono a fornire un’immagine percettiva completa ed appagante.
Descrizione Sensoriale Visiva:
Il giardino della villa era delimitato da un roseto che superava, in altezza, quello del recinto dei cavalli da corsa. Ogni volta che Miranda si affacciava alla finestra del suo appartamento poteva ammirare quella distesa di rose gialle, bianche e rosse che, alternandosi tra loro, formavano un muro impenetrabile e coloratissimo.
In questo primo esempio il Narratore Esterno in Terza Persona compie una descrizione Sensoriale Visiva. Con poche semplici parole fornisce al Lettore un’idea abbastanza precisa di quello che Miranda può vedere dalla finestra del suo appartamento: un giardino, probabilmente molto esteso (visto che include perfino un recinto per i cavalli da corsa) e un impenetrabile e coloratissimo roseto che lo delimita.
Descrizione Sensoriale Tattile
In occasione della Festa annuale della Fioritura, Riccardo aveva regalato a Miranda dodici splendidi esemplari di Lincoln, la più bella tra le rose scarlatte del suo giardino.
Ogni volta che la donna osservava quello splendido mazzo di fiori non poteva fare a meno di accarezzare con delicatezza e timore quei morbidi petali vellutati, sempre umidi, quasi raccogliessero la rugiada della notte.
Si meravigliava molto di come le spine acuminate che ricoprivano il gambo assomigliassero di più ad un buffo scherzo della natura, piuttosto che all’unica difesa naturale di questo elegante fiore.
In questo secondo esempio il Narratore utilizza una Descrizione Sensoriale Tattile per spiegare l’aspetto delle rose Lincoln che Riccardo ha donato a Miranda. In questo caso però entra direttamente nella testa della donna spiegando attraverso i suoi occhi l’emozione tattile che ella prova toccando i petali della rosa.
Descrizione Sensoriale Olfattiva
Le calde giornate estive diffondevano nell’aria il profumo ambrato quasi dolciastro, delle rose della villa di Riccardo. Miranda adorava quell’aroma che invadeva il suo appartamento ogni volta che spalancava la finestra. Malgrado l’innocente piacere che ne ricavava, quando l’afa serale si faceva più intensa del solito, l’odore che proveniva del roseto diveniva acre, quasi pungente, al punto da provocare in lei un certo disgusto.
In questo terzo esempio il Narratore utilizza una Descrizione Sensoriale Olfattiva per spiegare al Lettore cosa accade durante le giornate estive. Poi, ancora una volta, usa gli occhi e le emozioni di Miranda per fornire un’immagine olfattiva dei profumi che circolano nella casa quando le finestre sono spalancate.
A proposito di Descrizione Olfattiva, cliccando su questo link trovi un mini glossario molto interessante che può tornarti davvero utile quando devi descrivere uno specifico profumo.
Descrizione Sensoriale Uditiva
Non appena il sole spuntava da dietro le colline, il canto degli usignoli racchiusi nelle voliere della contessa si fondeva con il ronzio acuto proveniente dalle decine di arnie collocate ai margini del bosco della proprietà.
Miranda approfittava della pace delle prime ore del mattino per restare a letto con le finestre aperte ed ascoltare in silenzio quei meravigliosi suoni.
Nelle sere d’estate invece, quando i numerosi impegni di lavoro glielo permettevano, attendeva il calare del buio per assaporare l’ipnotico scroscio senza sosta dell’esile ruscelletto che delimitava la zona delle quattro fontane.
In questo quarto esempio il Narratore fa una Descrizione Sensoriale Uditiva per fornire alcune informazioni sui rumori che si possono udire nei dintorni della villa. Poi rincara la dose e spiega l’abitudine di Miranda di mettersi in ascolto dell’ipnotico scroscio del ruscelletto della villa.
In questo modo comunica nuovi dati sul paesaggio che la donna può vedere dal balcone senza appesantire il brano e senza annoiare il Lettore.
I suoni onomatopeici possono rappresentare un valido aiuto quando si effettua una Descrizione Sensoriale Uditiva.
Descrizione Sensoriale Gustativa
Ogni primo mercoledì del mese Riccardo partecipava alla battuta di caccia che la sua famiglia organizzava nella riserva della villa. L’assenza di Riccardo obbligava Miranda ad occuparsi personalmente dell’aperitivo serale. Sapeva bene cosa piaceva al suo ospite: qualche pera matura e succosa e un pezzo di formaggio stagionato italiano, il tutto condito con un buon miele di castagno, il cui sapore amarognolo e deciso ben si abbina al gusto sapido e pieno della pietanza e alla personalità zuccherina della frutta.
In questo ultimo esempio, il Narratore effettua una Descrizione Sensoriale Gustativa per spiegare in cosa consiste l’aperitivo che Miranda prepara a Riccardo in occasione della battuta di caccia.
Con poche e semplici parole, il Lettore, non solo viene a conoscenza dei gusti di Riccardo ma in un certo senso coglie anche un lato della personalità di Miranda, una donna attenta che probabilmente conosce ed apprezza la buona cucina.
Conclusione:
Eccoci giunti in fondo a questo sostanzioso maxi articolo. Mi rendo conto che la Descrizione Sensoriale possa apparire, ad un primo approccio, un concetto piuttosto complicato.
Per questo motivo, negli esempi che ti ho presentato, mi sono concentrata esclusivamente sul contenuto descrittivo sensoriale, escludendo quasi del tutto ogni altro elemento narrativo – affinché la spiegazione e la differenza tra le differenti tipologie di Descrizione Sensoriale risultasse la più chiara possibile.
Tuttavia all’interno di una Storia è del tutto normale e consigliabile alternare spezzoni di Descrizione con spezzoni di altre Modalità Narrative come i Dialoghi o l’Azione.
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com