» articolo che spiega cos’è la Scrittura Emozionale, perché si blocca e come lasciarla fluire liberamente
Aggiornato il 16/10/2019
L’articolo di oggi analizza ed approfondisce una delle tante forme che il Blocco dello Scrittore può assumere, ovvero la difficoltà ad esprimersi per mezzo della Scrittura Emozionale.
Affinché potessi fornire informazioni corrette a proposito di questa forma di disagio espressivo, ho preso spunto ancora una volta dal manuale The Writer’s Portable Terapist – 25 sessions to a creativity cure, della psicoterapeuta Rachel Ballon. Come ho già spiegato nell’articolo dedicato al Blocco da Pagina Bianca, questo prontuario (per ora pubblicato solo in lingua inglese) analizza (e suggerisce come risolvere) numerosi disagi psicologici e le difficoltà che gli scrittori affrontano durante la loro carriera.
Cos’è la Scrittura Emozionale?
Rachel Ballon considera la Scrittura Emozionale una tipologia di tecnica narrativa il cui scopo è quello di stimolare nel Lettore dei precisi e specifici sentimenti. Per mezzo della Scrittura Emozionale il Lettore può entrare in empatia profonda con i personaggi della vicenda, con i loro drammi e con le difficoltà che essi affrontano, il tutto in relazione ai contenuti della Storia e al Genere Narrativo di appartenenza.
Per questi motivi la Scrittura Emozionale è strettamente collegata al Tono della Narrazione, all’Atmosfera e anche al Punto di Vista Narrativo, elementi che – in stretta associazione tra loro – determinano il rispetto delle Convenzioni di Genere! Dunque pensare di fare a meno dello Scrittura Emozionale potrebbe rivelarsi un errore fatale per la buona riuscita di qualsiasi Storia.
La Scrittura Emozionale – come sbloccarla
Per utilizzare al meglio la Scrittura Emozionale è necessario avere accesso ad un’ampia gamma di sentimenti, che spaziano da quelli più piacevoli fino a quelli più crudi. Tuttavia può succedere che alcune tipologie di emozioni (specialmente quelle dolorose) non riescano ad essere trasferite sulla pagina in maniera efficace.
Quando ciò accade – secondo Rachel Ballon – significa che lo Scrittore è gravato da un blocco che NON è affatto di natura tecnica, ma che risiede nel suo inconscio. In sostanza lo Scrittore non è in grado di entrare in contatto con alcuni specifici sentimenti perchè semplicemente teme di provarli!
Avvertire o rivivere una certa gamma di emozioni viene vissuta come un’esperienza spiacevole, nonostante si tratti di un processo fittizio che riguarda i personaggi o le storie.
La difficoltà a praticare serenamente la Scrittura Emozionale, oltre a trasformare il testo in una scrittura espositiva, può convertirsi in fretta in una forma di Blocco dello Scrittore, una sembianza poco conosciuta di questo disagio ma capace di pregiudicare seriamente la buona riuscita di qualsiasi tipo di Storia.
Lo Scrittore deve essere capace di accedere per primo alle proprie sensazioni – anche a quelle spiacevoli – poiché non è possibile trasmettere ai personaggi o alle storie delle emozioni che si teme di provare.
Come attivare la Scrittura Emozionale?
Rachel Ballon propone un primo esercizio di presa di coscienza utile a comprendere il livello di percezione di sé stessi e dei propri sentimenti. Prova a rispondere a questa domanda:
Come ti senti in questo esatto minuto? Sei in grado di descriverlo oppure non ne hai idea?
Se ti riesce difficile spiegare ora i sentimenti che ti attraversano in questo preciso momento, oppure pensi di essere affetto dal blocco della Scrittura Emozionale – non temere – puoi attuare fin da ora un esercizio di emergenza.
Utilizzando il metodo Fast Flow Writing (descritto in questo mio articolo) racconta un periodo della tua infanzia o del tuo recente passato in cui hai provato:
cattiveria (o negatività)
tristezza
follia
gioia
Secondo Rachel Ballon attuando questi quattro esercizi di scrittura avrai la possibilità di attingere a memorie emozionali passate che probabilmente bloccano il naturale fluire della tua Scrittura Emozionale.
Non appena riuscirai a liberarle dall’inconscio, prima di tutto imparerai riprendere contatto con esse e poi – in un secondo momento – potrai sentirti più libero di utilizzarle nella scrittura.
Il metodo di Rachel Ballon prende in esame la rievocazione di questi quattro specifici sentimenti probabilmente perché molto diversi tra loro.
Però nessuno ti impedisce di fare pratica con altre tipologie di emozioni come lo stupore, la paura, la rabbia, l’estasi, o qualunque altro sentimento che non riesci ad esprimere liberamente nella scrittura.
Rachel Ballon invita dunque a non aver paura dei propri sentimenti ma di dar loro il permesso di fuoriuscire affinché lo scrittore emozionale che è dentro ognuno di noi possa aprirsi a tutti gli aspetti di se’ stesso.
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com