Prima parte dell’articolo che spiega quali sono i tre errori da evitare quando si progetta la figura del Personaggio con Ruolo di Protagonista
In questo articolo voglio analizzare ed approfondire i 3 Errori del Protagonista, ovvero tre “scorrettezze tecniche” che il Personaggio di tipo Leader per eccellenza non dovrebbe mai compiere all’interno di una Storia.
Questi tre errori, all’apparenza banali, in realtà sono intoppi tecnici concreti che possono seriamente minare il corretto andamento di una Storia. Vediamoli assieme.
E’ risaputo, ogni Storia per funzionare come si deve ha bisogno di una serie di eventi importanti che sostengono l’intera struttura narrativa. Ha bisogno cioè di una Linea Narrativa Principale di un certo spessore che sia in grado di guidare l’intera vicenda dall’inizio fino alla conclusione.
La Linea Narrativa Principale, a sua volta, per poter sostenere la struttura della Storia deve contenere un Conflitto Narrativo Principale, ovvero un problema o una questione sufficientemente gravosi da portare un certo scompiglio nella vita dei Personaggi.
Sebbene il Conflitto Narrativo Principale possieda una forza tale da coinvolgere ogni componente del Cast, il Personaggio che più di ogni altro viene colpito e travolto da esso è, senza dubbio, il Protagonista.
A causa della stretta dipendenza che esiste tra Conflitto Principale e Protagonista, è sulla costruzione di questa tipologia di Personaggio che lo Scrittore deve concentrare i suoi migliori sforzi creativi. Senza un buon Protagonista è difficile (se non impossibile) creare una buona Storia.
I 3 errori del Protagonista
1. Il Protagonista non è dinamico:
Il Protagonista non è dinamico quando permette ad altri personaggi di prendere quelle decisioni cruciali che spetterebbero a lui.
Ci sono alcuni momenti della Storia in cui un Personaggio che sostiene il Ruolo di Protagonista deve prendere in mano la situazione ed agire secondo il proprio modo di concepire le cose. Poco importa se sta sbagliando, se sta agendo influenzato o comandato da altri personaggi o è completamente privo di lucidità. Quello che conta è che non assuma atteggiamenti passivi nei momenti decisivi della Narrazione!
E, all’interno della Narrazione, i momenti decisivi sono parecchi. Uno su tutti è, per esempio, l’Apice del Conflitto Principale.
l’Apice del Conflitto Principale, lo dice la parola stessa, è quella porzione di Storia in cui la tensione narrativa è giunta ai massimi livelli.
Come è possibile scrivere un brano tanto importante, senza che il Protagonista possa essere presente in maniera attiva? Oppure lasciando che sia qualcun altro a risolvere le sorti della vicenda al posto suo?
Oltre ad essere sconsigliabile, una situazione di questo genere è perfino tecnicamente difficile da gestire!
Certo, i colpi di scena o gli interventi inaspettati di personaggi rimasti nell’ombra fino a quel momento possono capitare, tuttavia dovrebbe essere il Protagonista ad essere il motore portante di quella situazione. Nessun altro al suo posto.
E l’Apice del Conflitto è solamente uno dei tanti momenti cruciali in cui il Protagonista non può permettersi di dormire sugli allori!
Dunque, a meno che non ci siano una serie di valide ragioni, il Protagonista deve essere dinamico e cercare di tenere in mano le redini del Conflitto Principale. Anche a costo di aspettare fino all’ultimo minuto, dell’ultima ora, dell’ultimo giorno.
Fine prima parte – i 3 Errori del Protagonista
Vai alla seconda parte
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com