Articolo che spiega come inserire cinque Modalità Narrative (Azione, Descrizione, Sintesi, Esposizione e Riflessione) all’interno di un Dialogo
Il Dialogo è una delle Modalita’ Narrative più utili e versatili tra quelle a disposizione dello Scrittore.
Il suo punto di forza risiede soprattutto nella capacità unica di contenere al suo interno tutte le altre Modalità – cioè di includere (anche contemporaneamente) Esposizione, Azione, Descrizione, Riflessione e Sintesi.
Questa caratteristica è di estrema importanza perché permette alla Storia di evolvere senza il continuo intervento della voce del Narratore che, in quantità eccessiva, potrebbe appesantire troppo l’impatto visivo della pagina e scoraggiarne la lettura.
Questo concetto sarà più chiaro nel paragrafo dedicato agli esempi.
Prima però facciamo un piccolo ripasso. Nell’articolo dedicato alle 6 Modalità Narrative ti avevo spiegato che:
• la Descrizione è la rappresentazione a parole di un’immagine concreta
• l’Esposizione serve per fornire informazioni utili per comprendere meglio i contenuti della vicenda
• la Riflessione è un ragionamento il cui scopo è quello di esporre considerazioni utili e di varia natura su svariati argomenti che in quel momento meritano una qualsiasi osservazione
• l’Azione è la spiegazione piuttosto dettagliata del susseguirsi dei movimenti dei personaggi.
• la Sintesi è il riassunto di una porzione di Storia o di un evento accaduto ma che non necessita di una spiegazione dettagliata
Come inserire le Modalita’ Narrative dentro un Dialogo
Vediamo ora come inserire Descrizione, Sintesi, Azione, Esposizione e Riflessione all’interno di un Dialogo. Ho appositamente utilizzato colori diversi per evidenziare meglio le parti dedicate alle varie Modalità.
Lotar all’improvvisò sobbalzò sulla sedia: – Ecco. Ci siamo. Ho il file con le informazioni che mi hai chiesto. So dove è conservato il manoscritto..
– Spero per te siano quelle giuste, altrimenti sai già come andrà a finire per te e per la tua stupida complice! – ribatté con noncuranza il criminale puntando la pistola alla tempia di Marion.
– S-si… per favore .. manteniamo la calma. Dunque il mio informatore ha indagato per quasi due mesi su uomo molto conosciuto in città. Ha seguito i suoi spostamenti da casa al lavoro, ha piazzato cimici e ha chiesto informazioni in giro. Ed è riuscito a scoprire che il manoscritto è conservato all’interno di una cassaforte nascosta nel superattico del grattacielo del magnate del petrolio Mark Ross.
– Seee… continua imbranato… conosco il tipo e conosco il posto…
– E… ecco… all’ingresso del suo appartamento… sulla sinistra… dovrebbe esserci una grande statua rossastra fatta di pietra calcarea. Ha le braccia molto sottili ed un aspetto grossolano, ma è chiaramente di natura femminile. Ross è un intenditore di arte sacra antica e potrebbe conservarne più di una in casa.
Il respiro di Lotar si fece affannoso. Alcune gocce di sudore comparvero sulla sua fronte, ma poi il suo sguardo cadde su Marion e ritrovò il coraggio di parlare: – Devi entrare senza farti notare dalle telecamere collocate sul pianerottolo, poi devi aprire la porta con la chiave elettronica clonata e devi identificare una statua alta almeno un metro e mezzo.
– Va bene. Sembra facile – replicò il criminale – Poi?
– Poi dietro la statua c’è una cassapanca di legno decorata sui lati con motivi floreali. Devi aprirne il coperchio. Troverai al suo interno una cassaforte a combinazione numerica incassata nel pavimento. E qui viene la parte difficile del lavoro. Hai un solo tentativo per aprirla. Se fallisci lo sportello si blocca e qualsiasi altra azione sarà inutile.
– Mi sono trovato in situazioni ben peggiori di questa! Stupido pivello smidollato! Sbraitò l’uomo – E dove diavolo sarebbe il codice?
Lotar non poté fare a meno di impallidire. Sapeva bene che se il suo piano non avesse funzionato ci sarebbero state gravi conseguenze per tutti, soprattutto per l’adorata Marion.
– Il codice è nascosto sotto il basamento rettangolare di marmo bianco su cui poggia la statua. Non abbiamo molto tempo. Ross rientra a casa per pranzare ogni giorno e sono già le 10 del mattino!
– Allora muoviamoci! Voglio sistemare questa faccenda entro sera – disse il criminale facendo un minaccioso cenno con la pistola ai due malcapitati.
Salirono tutti su una vecchia Ford arrugginita. il criminale stava alla guida, Lotar sedeva al posto del passeggero con il navigatore poggiato sulle ginocchia, mentre Marion era rannicchiata sul sedile posteriore con le mani legate da una corda.
All’improvviso l’uomo pronunciò alcune parole inaspettate:
– Lotar, tu che sei un tipo istruito, spiegami cosa accidenti ci trova un magnate del petrolio come Ross nell’arte religiosa vecchia o come cavolo si chiama quella roba!
– Beh … non lo conosco di persona e ho visto la foto di quella statua solo una volta… posso fare solo delle supposizioni basate sulle mie conoscenze e…
– E allora falle! Inutile sapientone dei miei stivali!
– Certo! Certo! Calmati... dunque la statua che troverai in casa di Ross potrebbe essere una Grande Madre, ovvero la rappresentazione di una divinità adorata in tempi antichissimi. Si suppone fosse venerata fin dal 30.000 Avanti Cristo! Essa rappresenterebbe tutte le qualità femminili come la procreazione, la fertilità, la crescita e…
– Ok. Ok. Ho capito, ho capito!… Ho capito che preferisco le donne in carne ed ossa…
Dopo venti minuti di viaggio la Ford del criminale accostò malamente lungo un marciapiede. Il famoso grattacielo Ross si stagliava imponente sopra le loro teste.
Analizziamo il Dialogo
La prima cosa che voglio farti notare è il modo in cui ho inserito le Modalita’ Narrative all’interno delle battute tra i personaggi: le ho mescolate tra loro utilizzando segmenti quasi sempre di piccole dimensioni.
Così facendo ho conferito un buon ritmo alla conversazione ed ho evitato la creazione di zone troppo noiose da leggere.
Non solo. Ho donato anche naturalità al brano. Se avessi inserito porzioni troppo grosse di Esposizione o di Descrizione il Dialogo sarebbe risultata forzata e stopposa.
Inoltre desidero anche farti notare un altro dettaglio.
In questo Dialogo ho dato spazio soprattutto alla Modalita’ Narrativa Riflessione. Questo dipende dalla situazione di pericolo in cui si trovano i personaggi in quel momento.
Probabilmente se si fossero trovati nel bel mezzo di un inseguimento con la polizia, la Modalità Azione avrebbe avuto certamente più spazio. Mentre se si fossero trovati a spettegolare sull’aspetto degli ospiti di una festa, la Modalità Descrizione avrebbe certamente occupato più battute.
Ancora una volta – e come accade quasi sempre – la scelta delle Modalita’ Narrative più adatte al contesto dipende dalla situazione, dal contenuto della conversazione ed anche dal Genere Narrativo a cui appartiene la Storia.
Conclusione
Eccoci giunti alla fine di questo articolo dedicato all’utilizzo delle Modalita’ Narrative all’interno del Dialogo.
Spero che – anche per questa volta – i miei suggerimenti ti siano stati utili e che possano migliorare il modo in cui costruisci le conversazioni tra i tuoi personaggi.
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com