Articolo dedicato alla figura di Jay Gatsby, Protagonista del Romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il Grande Gatsby
L’articolo di oggi apre una nuova sezione di Scrittissimo, ovvero quella dedicata all’analisi dei grandi Protagonisti della letteratura mondiale. Come primo Personaggio ho deciso di approfondire la figura di Jay Gatsby, il Protagonista dell’indimenticabile romanzo di Francis Scott Fitzgerald, il Grande Gatsby.
Il Grande Gatsby (The Great Gasby) è stato pubblicato per la prima volta a New York il 10 aprile 1925, tuttavia in quell’occasione non ha ottenuto il successo sperato. Stroncato dalla critica per la presunta mancanza di chimica tra i personaggi, di ironia e di romanticismo, è stato ampiamente rivalutato nel tempo. Non a caso ne sono state prodotte, oltre che un’opera teatrale nel 1999, anche ben quattro trasposizioni cinematografiche.
Il Grande Gatsby è un romanzo piuttosto controverso in quanto rappresenta con crudo cinismo quella fetta di società americana che ha costruito e partecipato al grande sogno americano, ovvero quello degli Anni Ruggenti, i famosi Roaring Twenty, prima che il crollo della New York Stock Exchange (Borsa di Wall Street) – avvenuto tra il 24 ed il 29 ottobre 1929 – diede inizio al periodo della Grande Depressione. Ma è anche considerato da molte scuole di pensiero una sorta di “profezia” sulla fine di tale sogno e, probabilmente, una delle cause del scetticismo con cui è stato accolto il romanzo alla sua prima pubblicazione.
Il Grande Gatsby narra la vicenda di James Gatz – alias Jay Gatsby – e dei fatti che avvengono dal momento in cui compra una lussuosa villa all’interno del villaggio di West Eggs al solo ed unico scopo di riconquistare l’amore di Daisy Fay, donna che ama follemente da anni ma attuale moglie del giocatore di polo Tom Buchanan.
A West Egg si è stabilito da poco anche Nick Carraway, il Narratore in Prima Persona della vicenda. Nick Carraway è un agente di borsa che vive in un piccolo villino accanto alla lussuosa dimora di Jay Gatsby. All’inizio della Narrazione Nick sa poco del suo misterioso vicino di casa. Lo ha solo visto una volta da lontano però è a conoscenza delle sfarzose feste che si tengono di frequente a casa sua.
Jay Gatsby – analisi del Personaggio
Biografia
Jay Gatsby è stato spesso accusato dagli invitati alle sue feste di essersi arricchito con attività criminali di vario tipo, come il contrabbando di alcolici nei drugstore insieme all’affarista Meyer Wolfsheim, oppure di essersi macchiato di un omicidio.
Sebbene sembri che non sia interessato alle voci che circolano sul suo conto, preferisce mettere in chiaro con il Narratore della vicenda, Nick Carraway, alcuni dettagli della sua vita.
Durante una delle prime conversazioni tra loro, Gatsby spiega a Carraway di essere figlio di gente piuttosto benestante del Middle West, zona San Francisco. I suoi parenti sono ormai tutti morti ma ha ereditato da loro una montagna di soldi. È cresciuto in America ma ha studiato ad Oxford poiché tutti i suoi avi hanno studiato lì, come una sorta di tradizione di famiglia.
Poi dice di “aver vissuto come un rajah in tutte le capitali d’Europa – Parigi, Venezia, Roma – collezionando gioielli, principalmente rubini, partecipando a grandi battute di caccia, dipingendo un po’, per dimenticare qualcosa di molto triste che gli era capitato diverso tempo prima.”
Quando scoppia la Prima Guerra Mondiale accetta la nomina di tenente. Nella foresta delle Ardenne conduce all’attacco il suo battaglione di artiglieria composto da 130 uomini e 16 mitragliatrici. Nonostante lo svantaggio di equipaggiamento e la mancanza dell’aiuto della fanteria, restano nella zona per due giorni e due notti. Quando finalmente la fanteria li raggiunge trovano le insegne di tre divisioni tedesche tra le pile di morti. Viene promosso maggiore dell’esercito e ciascun governo Alleato gli conferisce una decorazione.
Tra questi c’è il piccolo stato del Montenegro che gli attribuisce una medaglia al valore, oggetto che mostra a Nick durante questo racconto. La medaglia, che appare al Narratore come autentica, riporta: Maggiore Jay Gatsby per Straordinario Valore.
Non solo. Jay mostra a Nick anche una foto-ricordo dei tempi di Oxford. Nell’immagine, scattata a Trinity Quad, si vedono il Conte di Doncaster, una dozzina di ragazzi in blazer – sotto un arco attraverso cui si scorgono un gran numero di guglie – e Gatsby con una mazza da cricket in mano.
Sebbene si tratti di una ricostruzione piuttosto accurata, il Narratore Nick Carraway e la sua compagna Jordan Baker ritengono si tratti di una storia fasulla.
In realtà è, più che altro, una mezza verità studiata con cura da Gatsby allo scopo di apparire un galantuomo agli occhi di Nick Carraway, guarda caso un cugino di secondo grado di Daisy.
Durante la Narrazione infatti emergono altri dettagli che completano, solo parzialmente la Backstory ed il Background di Jay Gatsby.
Ecco dunque cosa si scopre di lui mano a mano che la vicenda procede.
Jay Gatsby, nato come James Gatz, è figlio di contadini, condizione che nella sua immaginazione non ha mai accettato. Intorno ai sedici anni fa il pescatore di molluschi o di salmone o di qualsiasi altra cosa gli procurasse da mangiare e un letto nella zona meridionale del Lago Superiore. Questa attività irrobustisce il suo corpo preparandolo per la vita che conduce in seguito.
In quello stesso periodo conosce le donne con le quali si dimostra sprezzante e mai coinvolto. Poi lavora come portiere per due sole settimane presso il piccolo Lutheran College di Sant’Olaf nel Minnesota Meridionale. Dopo questa esperienza piuttosto deludente torna di nuovo al Lago Superiore alla ricerca di qualcosa da fare.
La vera carriera di James Gatz, quella che nel giro di pochissimi anni lo conduce ad accumulare una grande quantità di ricchezze, inizia a diciassette anni quando cambia il proprio nome in Jay Gatsby. Un pomeriggio, mentre sta bighellonando sulla spiaggia con addosso un maglione verde tutto strappato e un paio di calzoncini di tela, si accorge che un uomo sta gettando le ancore del proprio yacht, il Toulomee, a Little Girl Bay nelle secche più insidiose del Lago Superiore.
Decide di prendere in prestito una barca a remi e vogare fino al Toulomee per avvisare l’uomo del pericolo che sta correndo. Spiega al Dan Cody, il proprietario dello yacht, che il vento avrebbe potuto sorprenderlo e fare a pezzi l’imbarcazione in mezz’ora.
Cody prende Jay Gatsby subito in simpatia, conquistato probabilmente dal suo sorriso smagliante. Gli pone alcune domande e nota subito che è un tipo sveglio ed estremamente ambizioso. Lo arruola nel suo equipaggio e dopo qualche giorno se lo porta a Doluth nel Minnesota dove gli compra una giacca blu, sei paia di pantaloni di tela grezza bianca e un berretto da yacht.
Dopodichè la Toulomee – con Jay a bordo – prende il largo in direzione Indie Occidentali e Costa della Barberia.
I suoi incarichi a bordo sono vari: stewart, skipper, segretario, compagno di avventura e anche guardiano di Cody nei momenti in cui si ubriaca. La collaborazione con Cody dura cinque anni durante i quali la barca fa tre volte il giro del continente. Tale situazione avrebbe potuto durare all’infinito se non fosse che l’uomo muore. Jay eredita da Cody una singolare educazione da uomo, l’abitudine ad astenersi dal bere alcolici ed anche 25.000 dollari dei quali non viene mai in possesso.
Si reca poi a Louiseville per un addestramento militare. Qui conosce l’amore indissolubile della sua vita, Daisy Fay, una ricca ereditiera di diciotto anni. I due si innamorano e restano assieme giurandosi amore eterno. Poi scoppia il primo conflitto mondiale e Jay deve partire per l’Europa in veste di tenente dell’esercito. In quel periodo scopre che Daisy si è sposata con Tom Buchanan, un famoso e ricchissimo giocatore di polo.
Il suo cuore è infranto ma non si dà per vinto. Convinto di dover diventare ricco per riconquistarla, prima di tornare in America si reca in Inghilterra, ad Oxford, dove rimane per cinque mesi. Dopodichè ritorna a New York in cerca di fortuna. Entra nella sala da gioco Winebrenner sulla Quarantesima Strada per chiedere un lavoro e il destino mette sulla sua strada l’affarista ebreo Wolfsheim.
Sebbene sia un giovane maggiore in congedo ricoperto di medaglie al valore, non mangia da due giorni ed è ancora vestito in uniforme poiché non possiede i soldi per comprarsi degli abiti civili.
Nonostante questo Wolfsheim nota il bell’aspetto di Jay Gatsby, un aspetto da giovane gentiluomo oxfordiano. Essendo un militare in congedo lo fa entrare nella Legione Americana. Riesce a salire ad un livello molto alto probabilmente per via di un lavoretto eseguito ad Albany per un cliente di Wolfsheim.
Dopodiché la sua vita non viene più narrata chiaramente, si sa solamente che con buona probabilità si è arricchito con chissà quale attività criminale, la più probabile è legata al commercio illegale di alcolici favorito dal Proibizionismo.
Jay Gatsby – analisi del Personaggio
Dall’incontro con Daisy alla sua morte
Sono ormai passati alcuni anni dall’incontro con Wolfsheim e la sua posizione economica è sempre più agiata. Decide di acquistare una lussuosa villa a West Egg nella penisola di Long Island, proprio sulla sponda opposta ad East Egg, località in cui i Buchanan trascorrono le vacanze estive.
La scelta non è affatto casuale. Il solo ed unico scopo di Jay è quello di riconquistare l’amata Daisy. La sua tattica è abbastanza semplice ed ingenua: organizzare sontuose feste nella sua villa nella speranza che un giorno non troppo lontano la donna ne venga attirata e si presenti alla sua porta.
Questo espediente non funziona. Gatsby cambia strategia: chiede l’intervento di Nick Carraway, cugino della donna e unico punto di congiungimento con lei. Chiede la collaborazione dell’uomo affinché possa incontrare Daisy a casa sua. Il pomeriggio tanto atteso arriva. In un primo momento Jay è titubante, imbarazzato, sembra quasi voglia fare marcia indietro. Poi si arma di coraggio e si presenta con grande timidezza alla sua amata.
Jay sa perfettamente bene che la donna non vive un matrimonio felice. Nonostante la coppia abbia una figlia piccola, Tom tradisce Daisy con Myrtle, la moglie del meccanico Wilson. Questo lo convince che niente potrà più separarli.
Nonostante la relazione tra Daisy e Jay riprenda immediatamente, l’amore tra i due non è destinato a durare. Quando Tom scopre la tresca, mette Daisy talmente alle strette da convincerla a dire davanti a tutti di non avere alcuna intenzione di lasciarlo in favore di Jay.
Come se non bastasse Myrtle – l’amante di Tom – muore quello stesso giorno investita dalla macchina di Jay ma guidata da Daisy. Il marito di Myrtle, convinto che il responsabile sia Tom, si reca a casa sua per ucciderlo. L’uomo lo convince che non è stato lui ma Jay Gatsby a provocare l’incidente. Wilson accecato dal dolore cambia dunque il suo obiettivo. Entra nella villa di Gatsby e lo uccide a sangue freddo con un colpo di pistola.
Ecco dunque come si conclude la vita di Jay Gasby, un uomo al quale quasi nessuno rende omaggio nel giorno del suo funerale, proprio come un assurdo contrasto con le sue affollatissime feste popolate da perfetti sconosciuti.
Jay Gatsby – analisi del Personaggio
Personalità e simbolismi
È proprio dalla spasmodica ricerca di un contatto con l’amata Daisy, dalla sua convinzione che si possa rivivere il passato, che si nasconde il lato romantico del Protagonista, Jay Gatsby. Sebbene si tratti di un romanticismo d’altri tempi, quello dell’amore eterno ed indistruttibile, in realtà è alimentato da un sogno fasullo, un’illusione destinata a sgretolarsi davanti alla prima difficoltà.
Quando Daisy è messa alle strette preferisce ritornare sui suoi passi e tornare insieme al marito Tom che, nonostante la manipoli psicologicamente con il suo modo di fare arrogante e risoluto, è evidente che rappresenti per lei la classica “scelta di comodo”, quella che in futuro le darà (probabilmente) meno problemi.
Come se non bastasse il romanticismo di Gatsby è del tutto fuori contesto rispetto al resto delle relazioni presenti all’interno della vicenda ed anche rispetto al cinismo che ogni Personaggio dimostra quando parla o quando agisce.
Da lettrice mi sono domandata da dove provenisse l’indole romantica di Jay dato che, unita ad una presunta ambizione innata, è stata la molla che lo ha spinto a costruire tutta la sua fortuna economica. Probabilmente è stata la passione sincera verso Daisy e la certezza che anche lei non lo avesse mai dimenticato.
Tuttavia il destino non sarebbe stato comunque dalla loro parte. Anche se la relazione tra Gatsby e Daisy avesse funzionato e lei avesse lasciato il marito per lui, ci avrebbe comunque pensato la mano omicida di Wilson ad interrompere tutto!
Questo a dimostrazione che lo scopo dell’autore Scott Fitzgerald non era di certo parlare di una storia d’amore andata male ma, piuttosto, concentrarsi sullo stretto rapporto simbolico tra i personaggi del Cast ed il contesto storico in cui vivono, quello dei Roaring Twenty.
Come ho già spiegato nell’introduzione a questo articolo, gli Anni Ruggenti (il decennio degli anni ’20 del ‘900) furono caratterizzati da un’euforia economica e culturale che, secondo numerose scuole di pensiero, poggiava le proprie fondamenta sul nulla.
Non a caso ci ha pensato il crollo della New York Stock Exchange (Borsa di Wall Street) – avvenuto tra il 24 ed il 29 ottobre 1929 – a gettare l’America nella Grande Depressione.
La morte di Jay Gatsby, avvenuta all’improvviso e in maniera così tragica, è un chiaro riferimento alla situazione di quel periodo in quanto rappresenta la fine del SUO SOGNO AMERICANO e, di lì a poco (lo dice la storia) – anche quello della popolazione americana.
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Inoltre trovo molto significativa e caratterizzante la scelta di Jay di non partecipare alle feste organizzate da lui stesso. Il fatto che fa da spettatore potrebbe farlo apparire come un individuo che si compiace di se stesso e di quello che può fare grazie al denaro che possiede.
Poi ad un’analisi più attenta emerge un uomo probabilmente distaccato, un uomo che non si è lasciato corrompere dalla sua stessa ricchezza ma l’ha utilizzata come un mezzo per attirare Daisy a sé. In un certo senso questo dimostra la scarsa fiducia che Jay Gatsby ha in sé stesso ed anche nella donna amata. Preferisce mettersi in competizione materiale con Buchanan piuttosto che sfruttare altre potenzialità.
Nonostante un passato nebuloso e complicato ed una ricchezza economica costruita probabilmente grazie alla malavita o al contrabbando di alcolici, Jay risulta un personaggio simpatico, sincero, un Protagonista che si colloca in una inusuale posizione, quella a metà strada tra l’Eroe e l’Antieroe a seconda di come lo si vuole interpretare.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona – Author & Admin di Scrittissimo.com