Terzo articolo dedicato a Uno Studio in Rosso, il primo Racconto di A. Conan Doyle appartenente alla serie Le Indagini di Sherlock Holmes
Eccoci giunti alla terza ed ultima parte dell’articolo dedicato a Uno Studio in Rosso, il primo Romanzo di genere Mystery di Sir Arthur Conan Doyle ed appartenente alle Indagini di Sherlock Holmes. Nella prima parte di questo ampio articolo ho approfondito tutte le caratteristiche tecniche della vicenda e le varie Linee Narrative da cui è composta. Ti ho parlato dei personaggi, dell’Ambientazione e delle Tematiche in essa contenute.
Nella seconda parte dell’articolo invece ho approfondito tutta la parte centrale della vicenda caratterizzata dal continuo alternarsi di nuove complicazioni, di nuovi equilibri e di consistenti Flashback. Proseguiamo ora con la terza ed ultima parte de Uno Studio in Rosso.
Puoi trovare la versione integrale di Uno Studio in Rosso cliccando qui.
Gli angeli vendicatori
Nuovo Equilibrio: la fuga di Jefferson, Ferrier e la figlia Lucy dura tutta la notte. Quando finalmente giunge il mattino un meraviglioso panorama di montagna fornisce loro nuova energia per continuare il viaggio. Camminano tutta la giornata attraverso i monti e, giunti a sera, ritengono di trovarsi ad almeno trenta miglia di distanza dai loro nemici. Riposano raggomitolati l’uno accanto all’altro e la mattina seguente sono di nuovo in cammino. Sono ormai convinti di essere sfuggiti all’organizzazione.
Nuova Complicazione: A metà del secondo giorno di viaggio le provviste cominciano a scarseggiare. Jefferson è un abile cacciatore e la selvaggina abbonda. Dunque si avventura tra i fitti boschi per catturare un animale selvatico. Purtroppo si allontana parecchio dall’accampamento e finisce con lo smarrire il sentiero di partenza.
Nuova Complicazione: Impiega parecchie ore a trovare la via del ritorno e, quando prova a lanciare ai Ferrier un richiamo per annunciare il proprio arrivo, non ottiene alcuna risposta in cambio. Un timore comincia insinuarsi nel suo cuore.
Infatti non appena riesce a raggiungere l’accampamento non vi trova più nessuno: nè l’uomo, nè la fanciulla, né i cavalli e nemmeno il mulo. Durante la sua assenza è accaduto qualcosa di terribile.
Dopo un iniziale momento di sconforto esamina la zona circostante. Sono presenti numerose tracce di zoccoli di cavalli a riprova che un gruppo di individui ha raggiunto i suoi amici. Le orme sul terreno mostrano chiaramente che la comitiva è tornata verso Salt Lake City.
Nuova Svolta Narrativa e Punto di Mezzo: qualcosa attira il suo sguardo. Una montagnetta di terra rossiccia che prima della sua partenza non esisteva. È esattamente ciò che sembra, una tomba scavata e colmata da poco. Si avvicina e nota che sul tumulo c’è un foglietto di carta con una breve iscrizione:
John Ferrier
Già di Salt Lake City
Morto il 4 agosto 1860
Nuovo Equilibrio: Jefferson si guarda attorno alla ricerca di una seconda tomba, ma non vi è traccia. Comprende che Lucy è stata riportata indietro affinché divenga una delle spose del figlio di un Anziano.
Per Jefferson si tratta di un atto imperdonabile e solo la legge del taglione potrà recare sollievo al suo dolore. Si organizza, accende un fuoco e cucina tutta la carne che ha cacciato. La mette nel fagotto e si rimette in cammino attraverso le montagne all’inseguimento dei suoi nemici.
Nuova Complicazione: Dopo sei giorni di cammino giunge al Burrone dell’Aquila, il luogo in cui è cominciata la tragica fuga. Da quel punto di osservazione scorge bandiere e altri segni di festa sparsi per le vie della città. Mentre si domanda cosa possono significare un uomo a cavallo avanza verso di lui. Si tratta di un mormone di nome Cowper, un uomo che Jefferson conosce per via di alcuni servizi che gli ha prestato.
Nuova Svolta Narrativa: Cowper mostra molto timore a parlare con lui, però gli spiega che gli addobbi sono dovuti al fatto che ieri Lucy Ferrier è diventata la nuova moglie del giovane Drebber. C’è stata una disputa tra il giovane Stangerson ed il giovane Drebber per ottenerla in sposa. Nonostante entrambi facessero parte della pattuglia che ha inseguito il vecchio Ferrier, è stato il giovane Stangerson ad ucciderlo pur di accaparrarsi il favore del Consiglio dei Quattro Anziani.
Ciononostante il partito di Drebber si è rivelato più forte, dunque Lucy è stata assegnata lui. Secondo Cowper nessuno l’avrà per molto tempo, ieri ha visto la ragazza e gli è parsa più un fantasma che una donna.
Nuova Complicazione: come predetto da Cowper, Lucy muore dopo un solo mese di matrimonio. Ma solo le mogli di Drebber piangono la sua morte e la vegliano prima della sepoltura. Jefferson ne approfitta per recarsi a casa Drebber per dare un ultimo saluto alla ragazza. Senza essere visto le sfila l’anello nuziale; dopodichè scompare per qualche mese.
Nuovo Equilibrio: Jefferson si rifugia tra le montagne conducendo una vita selvaggia e continuando ad accarezzare l’intenso desiderio della vendetta. In città corrono le voci di una figura spettrale che si aggira tra le gole delle montagne e che causa strani fenomeni. Una volta un proiettile vagante entra dalla finestra di Stangerson sfiorandolo di pochi centimetri. In un’altra occasione invece un masso precipita da una grande altezza, passando a pochi passi da Drebber.
Nuovo Equilibrio: I due mormoni non tardano a comprendere che si tratta di attentati contro di loro dunque prendono la precauzione di non girare più da soli, di non uscire più dopo il calare del sole e di far sorvegliare le proprie case.
Nuovo Equilibrio: tuttavia l’emergenza dura poco. Da tempo Jefferson non dà più segni di vita, sembra abbia placato la sua sete di vendetta. Dunque i due abbandonano ogni precauzione.
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Nuova Complicazione: In realtà Jefferson è completamente assorbito dalla sete di vendetta. Si è reso conto che la vita selvaggia tra le montagne e la mancanza di un’alimentazione sana lo stanno logorando. Dunque decide di ritornare le miniere del Nevada per recuperare la salute e accumulare il denaro necessario per realizzare i suoi piani.
Una serie di circostanze gli impedisce di lasciare le miniere per quasi cinque anni, ma quel lungo periodo di attesa non placa affatto il suo desiderio di vendetta. Un giorno camuffato sotto falso nome ritorna a Salt Lake City incurante di quello che può accadergli.
Nuova Svolta Narrativa: Una notizia inaspettata attende Jefferson. Qualche mese prima è avvenuto uno scisma all’interno del Popolo Eletto in seguito alla ribellione dei giovani esponenti della Chiesa contro l’autorità degli anziani. Numerosi rivoltosi hanno lasciato lo Utah diventando dei reietti: Drebber e Stangerson sono tra questi. Nessuno sa dove sono andati. Le uniche notizie dicono che Drebber è riuscito a convertire in denaro le sue proprietà mentre Stangerson se ne è andato del tutto privo di mezzi.
Nuovo Equilibrio: Jefferson non vacilla nemmeno per un attimo nonostante le pessime notizie. Col modesto gruzzolo che possiede comincia a viaggiare da una città all’altra degli Stati Uniti in cerca dei suoi nemici.
Gli anni passano ma e la sua perseveranza viene ricompensata. A Cleveland nell’Ohio finalmente li scova.
Nuova Complicazione: Drebber, che nel frattempo è diventato il segretario di Stangerson, incontra Jefferson e lo riconosce. Consci del pericolo che stanno correndo nonostante si trovino a Cleveland, si precipitano da un giudice di pace e riescono a far arrestare l’inseguitore per qualche settimana.
Nuovo Equilibrio: Quando finalmente viene liberato Jefferson sa perfettamente che i suoi nemici hanno approfittato della sua assenza per fuggire in Europa. In quel momento però i suoi fondi sono scarsi dunque deve tornare di nuovo al lavoro per accumulare pazientemente il denaro che gli serve per il viaggio successivo. Quando si trova in possesso della somma necessaria, Jefferson parte per l’Europa e ricomincia a inseguire i suoi nemici di città in città.
Nuova Complicazione: Quando arriva a Pietroburgo, Drebber e Stangerson sono fuggiti a Parigi e quando finalmente è a Parigi scopre che sono appena partiti per Copenhagen. Giunto nella capitale danese scopre che i due si sono imbarcati per Londra, città dove finalmente Jefferson riesce a trovarli.
Continuazione dei ricordi del dottor John Watson
Da questo punto in poi la vicenda torna a svolgersi a Londra. Jefferson è stato attirato con l’inganno nell’appartamento di Baker Street e si trova alla presenza di Holmes, Gregson, Lestrade e Watson. La narrazione riparte attraverso l’Io-Narrante di Watson.
Nuovo Equilibrio: È evidente che Jefferson non ha alcuna animosità nei confronti dei presenti. Anzi propone che gli vengano slegate le caviglie cosicché possa essere portato la sezione di polizia sulle proprie gambe. Gregson, Lestrade e Holmes accettano la proposta. Scendono tutti assieme e il prigioniero entra con calma nella carrozza.
Nuova Complicazione: Una volta giunti alla stazione di polizia viene interrogato. Jefferson chiede a Watson di appoggiare una mano al suo petto. Il dottore si rende subito conto che l’uomo ha un aneurisma aortico in corso.
Inoltre è conscio di avere ormai pochi giorni di vita, tuttavia prima di andarsene vuole raccontare la sua versione dei fatti affinché non venga ricordato come un volgare assassino.
Dato che la probabilità di morte è davvero imminente decidono di raccogliere subito le sue dichiarazioni.
Flashback: Jefferson si appoggia sullo schienale della sedia e inizia il suo racconto. Parla degli eventi in modo calmo e metodico.
Prima di tutto spiega ai presenti che Drebber e Stangerson meritavano la morte per ciò che avevano fatto. Tuttavia a causa del lungo tempo trascorso difficilmente un tribunale li avrebbe riconosciuti colpevoli. Dunque aveva deciso di assumersi lui le parti di giudice, di giuria e di carnefice.
Dopo aver spiegato lo svolgersi della vicenda dal suo punto di vista parla dell’incontro con i due furfanti a Londra.
Svolta: Una sera mentre cammina su e giù per Torquay Terrace, vede una carrozza che si ferma davanti all’alloggio di Drebber e Stangerson. Qualcuno porta fuori dei bagagli: da ciò comprende che i due stanno per partire. Decide dunque di seguirli.
Nuova Complicazione: quando giungono alla stazione di Euston il treno che va a Liverpool è appena partito. Stangerson è molto deluso, invece Drebber vuole approfittare dell’imprevisto per sbrigare una commissione. Dunque chiede a Stangerson di aspettarlo in stazione fino al suo compimento.
L’uomo non vuole saperne di rimanere lì da solo, piuttosto preferisce sostare all’Halliday Hotel in attesa di tornare ad Euston.
Nuova Complicazione: non appena Drebber si allontana a piedi dalla stazione entra in un bar. Ne esce molto tempo dopo visibilmente ubriaco ma la sua condizione non gli impedisce di prendere una carrozza. Jefferson ne approfitta per seguirlo a cavallo. Dopo miglia e miglia di strada la carrozza raggiunge nuovamente la pensione di Torquay Terrace.
Drebber entra dentro l’edificio ma ne esce poco dopo inseguito da un uomo sconosciuto che lo sta insultando. Probabilmente sarebbe morto a randellate se non fosse riuscito a scappare con destrezza.
Nuova Svolta Narrativa: nella foga di sfuggire al suo inseguitore, Drebber sale a bordo di un’altra carrozza, quella di Jefferson! Non lo riconosce affatto e gli chiede di condurlo subito all’Halliday Hotel. Ma prima vuole fermarsi in un’osteria. Quando finalmente esce è l’ora di chiusura e Drebber è pesantemente ubriaco.
Tuttavia Jefferson non vuole compiere la sua vendetta immediatamente. Spiega ai presenti che, durante i suoi vagabondaggi, è stato anche usciere del laboratorio dell’Università di York. Assistendo ad una lezione sui veleni aveva imparato ad utilizzarli e a confezionare pillole solubili nell’acqua.
Il suo piano consisteva nel metterne due in una scatolina assieme ad una terza, innocua, e non appena sarebbe capitata l’occasione, le avrebbe fatte ingoiare ai suoi nemici. La terza invece l’avrebbe riservata a se stesso.
Da quel giorno portava sempre le scatolette con sé ed era arrivato il momento di servirsene.
È quasi l’una di notte, il vento soffia e la pioggia cade forte.
Jefferson sta conducendo la carrozza con a bordo Drebber, ubriaco ed addormentato. Quando finalmente giunge davanti alla casa di Lauriston Gardens, di cui dispone nei momenti in cui è disabitata, esorta Drebber a scendere.
L’uomo, credendo di essere arrivato all’albergo, scende senza dire una parola seguendolo sul sentiero del giardino. Jefferson deve sorreggerlo tanto è sbronzo ma quando arrivano alla porta Drebber lo riconosce.
Nuova Svolta Narrativa ed Apice del Conflitto: Jefferson gli punta il coltello alla gola e gli ordina di inghiottire una pillola. Una di queste contiene il veleno, l’altra invece no. Drebber prende quella avvelenata e muore in pochissimi secondi.
A Jefferson comincia a colare sangue dal naso e sfrutta il liquido per scrivere sul muro la parola rache, termine che aveva sentito in occasione di un omicidio commesso a New York. Dopodiché ritorna alla sua carrozza.
Nuova Complicazione: Quando mette la mano nel taschino si accorge che l’anello di Lucy non c’è più. Al pensiero di averlo perso ritorna indietro. Quando arriva sul luogo del delitto si trova di fronte all’agente e, per sviare, i suoi sospetti finge di essere un ubriacone di passaggio.
Nuovo Equilibrio: La prima parte di vendetta è completata, ora tocca a Stangerson. Sa che si trovava all’Hotel Halliday ma per tutto il giorno non è uscito da lì nemmeno una volta. Quando scopre qual è la finestra della sua stanza utilizza una lunga scala pioli per arrampicarsi al piano superiore. Lo sveglia e gli spiega com’è avvenuta la morte di Drebber. L’uomo cerca di difendersi balzando dal letto e tentando di prenderlo alla gola. Jefferson per legittima difesa lo accoltella, ma in ogni caso sarebbe stata quella l’intenzione.
Risoluzione del Conflitto: Jefferson spiega di aver girovagato con la sua carrozza per un giorno o due. Aveva intenzione di ritornare in America ma al posteggio un ragazzino cencioso gli ha chiesto se c’era un cocchiere di nome Jefferson Hope e che un signore a Baker Street aveva bisogno della sua carrozza.
Si è recato all’indirizzo senza che gli venisse il minimo sospetto ed il resto della storia è conosciuta.
Tutti i presenti ascoltano la sua storia con attenzione ed interesse. Tuttavia ad un tratto solo Sherlock Holmes gli rivolge una domanda. Gli chiede chi è il complice che è venuto a ritirare l’anello in seguito all’inserzione. Jefferson spiega di non voler mettere nei guai nessuno, tuttavia si tratta di un amico disposto a fargli questo favore.
Nuovo Equilibrio: è giunto il momento di rispettare le formalità di legge. Mercoledì Jefferson verrà condotto in tribunale. Due carcerieri lo portano in cella. Sherlock Holmes e Watson prendono una carrozza per ritornare a casa.
Conclusione
Il mercoledì seguente Jefferson deve comparire davanti al giudice. Purtroppo però l’incontro non avviene, l’uomo muore la notte stessa della cattura a causa dell’aneurisma.
Giunti a casa, Holmes spiega a Watson come ha fatto a scoprire Jefferson Hope. Prima di tutto gli dice che per risolvere un problema di questo tipo è importante saper ragionare all’indietro. Secondo Sherlock molte persone sono capaci, se viene descritta loro una certa sequenza di eventi, di ipotizzare quali potrebbero essere le conseguenze di questi fatti. Ben pochi invece sono capaci di immaginare, se viene esposto loro un fatto avvenuto, quali sono le circostanze che l’hanno provocato. In questo consiste l’abilità di saper ragionare all’indietro.
Poi Sherlock spiega in che modo ha esaminato la scena del crimine. Dalle tracce lasciate dalla carrozza e dalle orme lasciate dalle persone ha potuto calcolare l’altezza di visitatori. Invece dalla forma slanciata delle impronte ha compreso l’eleganza delle scarpe.
Poi ha capito che Drebber era stato assassinato e non era morto per cause naturali. Prima di tutto a causa dell’espressione stravolta rimasta impressa sul suo viso. Chi muore per attacco cardiaco o per una morte improvvisa non manifesta mai sgomento o agitazione.
E poi, fiutando le labbra del morto, ha colto l’odore amarognolo da ingestione da veleno. Inoltre sapeva che non si trattava di furto poiché la casa non era sottosopra e nelle tasche di Drebber non mancava nulla.
Le numerose tracce lasciate sul luogo del delitto gli hanno dimostrato che l’assassino ha agito deliberatamente e ha sostato nella stanza lungo. Inoltre era evidente che la scritta rache sul muro era puro depistaggio.
Poi Holmes spiega di non aver trovato tracce di colluttazione dunque già sapeva che il sangue sparso sul pavimento proveniva dal naso dell’assassino. Nei momenti di tensione simili emorragie non sono rare. Dunque anche per questo aveva ipotizzato che il delinquente fosse robusto e dal colorito florido.
Grazie all’anello nuziale Sherlock aveva fatto qualcosa che invece Gregson aveva trascurato, cioè chiedere informazioni sul matrimonio di Enoch Drebber attraverso la polizia di Cleveland. Grazie a loro ha scoperto che Drebber aveva chiesto la protezione della legge contro un antico rivale in amore di nome Jefferson Hope e che lo stesso doveva trovarsi in quel momento in Europa.
A questo punto dell’indagine gli restava solamente da catturare l’assassino. Aveva già compreso che in casa insieme a Drebber poteva essere entrato solamente il cocchiere della carrozza. La presenza di una terza persona che poteva testimoniare l’omicidio secondo lui non avrebbe avuto alcun senso.
Inoltre Sherlock ritiene che se qualcuno intende braccare un uomo, uno dei modi migliori è quello di trasformarsi in cocchiere di piazza. La piazza è proprio il luogo in cui, durante le perlustrazioni, la squadra mobile di ragazzini ha identificato Jefferson. L’assassinio di Stangerson invece è stato un evento inaspettato che però ha permesso a Lestrade di entrare in possesso delle pillole avvelenate.
Watson è davvero entusiasta dell’acume del suo nuovo amico; anzi, secondo lui, dovrebbe pubblicare un resoconto del caso affinché i suoi meriti vengano riconosciuti. Se non lo farà Sherlock lo farà lui stesso.
Allora Holmes gli pone il quotidiano Echo che riporta un paragrafo dedicato ai delitti di quei giorni. Tutto il merito viene elargito ai funzionari di Scotland Yard, Lestrade e Gregson. Per Holmes ci sono sono due righe in cui si parla del fatto che la cattura è avvenuta in casa sua grazie ad investigazioni eseguite da lui.
Uno Studio in Rosso – fine terza ed ultima parte
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com