» Articolo che raccoglie 17 fatti curiosi sullo scrittore e filosofo russo Fedor Dostoevskij, autore di Delitto e Castigo e l’Idiota
Fëdor Michajlovič Dostoevskij (Mosca, 11 novembre 1821 – San Pietroburgo, 9 febbraio 1881) fu un romanziere, scrittore di racconti, saggista, giornalista e filosofo russo.
Insieme allo scrittore e filosofo Lev Tolstoj, è considerato uno dei più grandi romanzieri e pensatori russi di tutti i tempi.
La produzione letteraria di Dostoevskij è composta da 14 romanzi, 20 racconti e numerosi altri scritti. Le sue opere esplorano la psicologia umana nelle travagliate atmosfere politiche, sociali e spirituali della Russia del XIX secolo e sono attraversate da una varietà di temi filosofici e religiosi che oscillano tra realismo psicologico e filosofia esistenziale.
Le sue opere più acclamate includono: Delitto e Castigo (1866), Le Notti Bianche (1848), I Fratelli Karamazov (1878-1880), i Demoni (1873) il Giocatore (1866), l’Adolescente (1875), Memorie dal sottosuolo (1864), Povera gente (1844), l’Idiota (1869), Il sogno di un uomo ridicolo (1877).
Basandomi su informazioni riportate su Wikipedia e sui siti in lingua inglese tonsoffacts.com , bookstellyouwhy e mentalfloss.com ho estrapolato 17 fatti interessanti che riguardano la vita e la carriera di Fëdor Michajlovič Dostoevskij
N. B. Nonostante le ampie verifiche da me effettuate durante la stesura di questo elenco di curiosità, mi scuso in anticipo con i lettori nel caso in cui abbia inserito inesattezze sul conto di Fëdor Michajlovič Dostoevskij.
17 fatti curiosi su Fëdor Michajlovič Dostoevskij
1. I genitori di Dostoevsky facevano parte di una famiglia nobile multietnica e multireligiosa, i cui rami includevano cristiani ortodossi russi, cattolici romani e cattolici orientali. Gli immediati antenati di Dostoevskij dalla parte di sua madre erano commercianti, mentre la linea maschile dalla parte di suo padre era composta di prelati. Suo padre, Mikhail, avrebbe dovuto unirsi al clero, ma scelse di fuggire di casa e rompere definitivamente con la famiglia d’origine.
2. Sebbene Dostoevskij avesse una costituzione fisica delicata, i suoi genitori lo descrissero come un individuo testardo e sfacciato.
3. Dall’età di tre anni la sua tata, Alena Frolovna, una figura particolarmente influente nella sua educazione, trasmise a Fedor l’amore per le saghe eroiche, le fiabe e le leggende.
Invece sua madre usò la Bibbia per insegnargli a leggere e scrivere fin dalla tenera età di quattro anni.
4. Nel 1828 il padre di Fëdor, Michail Andreevič, venne iscritto assieme ai figli, nell’albo d’oro della nobiltà moscovita. Nel 1831 la famiglia Dostoevskij si trasferì nel governatorato di Tula dove il padre acquistò un vasto terreno. Purtroppo però nel 1839 il padre – che si era dato all’alcolismo venne ucciso, probabilmente dai propri contadini che maltrattava. Fedor alla notizia della morte del padre ebbe il suo primo attacco di epilessia, malattia di cui soffrì per tutta la vita.
5. Il padre di Dostoevskij, un chirurgo dotato di una personalità severa e rigida – alla morte della moglie avvenuta nel 1837 – impose al figlio di formarsi come ingegnere militare. Dostoevskij, da sempre attratto dalla letteratura gotica e romantica, desiderava ardentemente fare lo scrittore. Nonostante si fosse laureato all’Accademia di ingegneria militare di San Pietroburgo nel 1834 e abbia raggiunto il grado di sottotenente, Dostoevskij si dimise e si dedicò completamente alla produzione letteraria.
6. Per pagare le tasse scolastiche, suo padre prese del denaro in prestito ed esercitò la sua professione di medico privatamente. Tuttavia, Fëdor si sentì fuori posto tra gli aristocratici compagni di classe moscoviti, e l’esperienza si rifletté in seguito in alcune delle sue opere, in particolar modo ne L’adolescente.
7. La sua prima novella – Povera Gente (1844) – raccontata in forma epistolare, descriveva la desolazione psicologica causata dalla povertà. Dostoevskij ne diede una copia a un amico, il quale la mostrò al poeta, scrittore e critico russo, Nikolay Nekrasov. Entrambi rimasero colpiti dalla profondità emotiva dell’opera al punto da proporla a Vissarion Belinsky, il principale critico letterario russo del periodo. Belinsky nominò Dostoevsky come grande talento russo in ascesa, elogio che gli permise di entrare a far parte dei circoli letterari di San Pietroburgo.
8. Nel periodo in cui scrisse Povera gente, Dostoevsky iniziò a frequentare un gruppo di giovani intellettuali che protestava contro il sistema russo che obbligava i lavoratori rurali a sottomettersi al controllo di ricchi proprietari terrieri. Il 23 aprile del 1849, Dostoevsky e altri membri vennero arrestati con l’accusa di aver cospirato contro lo Zar Nicola I. Trascorse mesi in una misera prigione ed il 16 novembre dello stesso anno venne condannato a morte dallo Zar Nicola I insieme ad altri venti imputati. Venne dunque portato in una piazza pubblica per essere fucilato ma, all’ultimo momento mentre si trovava già sul patibolo, un inviato dello Zar comunicò a tutti la sospensione della pena.
La pena venne commutata in lavori forzati in Siberia a tempo indeterminato.
L’esperienza ebbe un profondo effetto su Dostoevskij, riaffermando le sue profonde credenze religiose e ispirando le questioni morali descritte in Delitto e Castigo e ne l’Idiota.
9. Il trauma della mancata fucilazione gli provocò ricorrenti episodi di epilessia, malattia che – oltre a condizionare la sua esistenza – lasciò traccia in alcuni suoi romanzi, in particolare ne l’Idiota, all’interno della figura del principe Myškin.
10. Mentre lo zar Nicola I ebbe una relazione negativa con Dostoevskij, con il successore, lo Zar Alessandro II, non fu affatto così. Egli desiderava che Dostoevskij fosse l’insegnante dei suoi figli, un trattamento molto differente rispetto al suo predecessore.
11. Fedor Dostoevskij affrontò gravi problemi finanziari durante la sua vita, dovuti in gran parte alla dipendenza da gioco, abitudine sviluppata dopo aver iniziato viaggiare per l’Europa occidentale. Accettò di scrivere per saldare i suoi debiti, stipulando un contratto che avrebbe dato al suo editore i diritti su tutto il lavoro pubblicato nei nove anni precedenti se non fosse riuscito a produrre almeno un romanzo entro il 1 novembre 1866.
12. la stipula del contratto lo costrinse a mettere da parte la stesura di Delitto e Castigo per comporre, il più rapidamente possibile, il romanzo dal titolo emblematico il Giocatore (1866). Per scriverlo impiegò soli 26 giorni!
13. Delitto e Castigo ricevette attenzione immediata e vasta diffusione. Tuttavia non tutti lo apprezzarono: tra i meno riverenti c’erano degli studenti politicamente radicali che ritenevano che il romanzo avesse attribuito loro inclinazioni omicide.
Anche lo scrittore, saggista e critico letterario russo – Vladimir Nabokov – reputò l’opera come meschina e giovanile, riassumendo il suo giudizio verso Delitto e Castigo con un disinvolto “chi se ne frega?” Fortunatamente, la valutazione di Nabokov non ha fatto molto danno alla reputazione postuma di Dostoevskij.
14. Sono state prodotte almeno venticinque versioni cinematografiche di Delitto e Castigo e molte trasposizioni per la TV sviluppate da produzioni americane, giapponesi, finlandesi, indiane, sovietiche e britanniche. Tuttavia il grande regista Alfred Hitchcock non se la sentì di eseguirne una propria. Egli dichiarò che “nel romanzo di Dostoevskij ci sono molte, troppe parole e tutte hanno una funzione. Per trasmettere davvero tutto questo in termini cinematografici, sostituendo la parola scritta con il linguaggio della videocamera, si dovrebbe fare un film dalle sei alle dieci ore. Altrimenti non verrebbe affatto bene.”
15. L’influenza di Dostoevskij sulla letteratura russa ed internazionale difficilmente può essere quantificata. Tuttavia oltre ad aiutare a spianare la strada ad artisti del calibro del filosofo e scrittore Jean-Paul Sartre e dello scrittore e giornalista Albert Camus, Dostoevskij ebbe anche un’influenza diretta sullo scrittore e saggista statunitense Ralph Waldo Ellison. Il narratore e la struttura della sua grande opera Uomo Invisibile (1952) sono modellati su Memorie dal sottosuolo di Dostoevskij, una delle prime opere della letteratura esistenzialista.
16. Tuttavia anche Dostoevskij fu influenzato – a sua volta – da un’ampia varietà di filosofi e autori tra cui Puškin, Gogol, Shakespeare, Dickens, Balzac, Lermontov, Hugo, Poe, Platone, Cervantes, Kant, Belinsky, Hegel, Schiller, Solovyov, Bakunin e Mickiewicz.
17. I libri di Dostoevskij sono stati tradotti in più di 170 lingue e sulla superficie di Mercurio gli è stato intitolato perfino un cratere.
Spero di aver soddisfatto – in questo articolo – la tua curiosità a proposito della vita e della carriera di Fëdor Michajlovič Dostoevskij. Se ti interessa conoscere altri fatti interessanti che riguardano altri scrittori famosi, clicca sulle varie immagini inserite in questo articolo oppure visita questa pagina.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com