Seconda parte dell’articolo che spiega i dieci errori da evitare quando si scrive una Storia
Nella prima parte di questo articolo, ti elencato 5 dei 10 errori da evitare quando scrivi la tua Storia. Ti ho parlato di errori legati ai Personaggi, al linguaggio, all’eccesso di dettagli, all’utilizzo dei Cliché e alla mancanza di un’Apertura avvincente.
Ora ti spiego altre 5 scorrettezze tecniche. In questo modo hai finalmente la panoramica completa degli errori da evitare quando scrivi la tua Storia.
10 errori da evitare quando scrivi la tua Storia – seconda parte
6. Mancanza di sviluppo avvincente
Il sesto dei 10 errori da evitare quando scrivi una Storia riguarda lo sviluppo della vicenda. Al punto numero 5 di questo elenco di errori ti ho spiegato che è utile fornire alla tua Storia un buon Gancio d’Apertura.
Tuttavia può non bastare. È opportuno mantenere alta l’attenzione anche durante lo svolgimento dei fatti.
Sebbene si tratti di un argomento troppo vasto da sviluppare in un piccolo paragrafo, in questa sede posso comunque svelarti la regola più importante di tutte. Ovvero per mantenere alta l’attenzione del Lettore basta insinuare un’aura di “pericolo” che, pagina dopo pagina, incomba nella vita dei personaggi.
Per esempio nell’articolo dedicato all’analisi del Racconto Horror di H.P. Lovecraft – La Casa Stregata – mostro passo dopo passo in che modo la sensazione di pericolo incombente cresca pagina dopo pagina.
Nel caso del racconto di Lovecraft si tratta di qualcosa di orrifico e soprannaturale, tuttavia non è sempre necessario inserire elementi cruenti per mantenere alta l’attenzione del Lettore. Può trattarsi di qualsiasi situazione o condizione capace di generare piccoli-grandi problemi (possibilmente legati tra loro all’interno delle varie Linee Narrative) ai quali i personaggi del Cast devono trovare una soluzione.
Naturalmente ogni problema deve essere proporzionato alla Linea Narrativa in cui compare e deve essere idoneo al Genere Narrativo al quale appartiene la Storia. La Linea Narrativa Principale di un Thriller, per esempio, potrebbe contenere situazioni molto enigmatiche come decifrare un codice, scovare un pacco sospetto o piazzare una microspia sotto il tavolo del presidente.
Invece ad una Commedia sentimentale potrebbero adattarsi meglio situazioni equivoche come scambi di persona o microfoni dimenticati accesi; oppure classici contrattempi, come perdere la coincidenza in stazione o bruciare la torta matrimoniale della principessa.
7. Mancanza di Senso del Tempo e di Senso del Luogo
Non esiste altro modo per dirlo: ogni Storia va collocata in un contesto spazio-temporale specifico e ben chiaro. Non importa che esso sia reale o di fantasia.
Ciò che conta è che fornisca al Lettore dei punti di riferimento temporali ed ambientali precisi e che contribuisca a far comprendere meglio le azioni e le motivazioni dei personaggi e perché i fatti si stanno svolgendo in quel determinato modo.
Cosa sarebbe di Via col Vento se non fosse ambientato nello stato della Georgia ai tempi della Guerra di Secessione? Cosa sarebbe del Signore degli Anelli senza la Terra di Mezzo? Nemmeno Geronimo Stilton sarebbe lo stesso topo senza la città di Topazia o senza l’Eco del Roditore come Location di lavoro.
8. Mancanza di struttura
Eccoci giunti all’ottavo dei 10 errori da evitare quando scrivi una Storia. Tutte le Storie sviluppate per mezzo di un Racconto, di un Romanzo o di un qualsiasi altro Formato Narrativo, hanno bisogno di una struttura tecnica solida per poter funzionare al meglio. Generalmente, la più utilizzata è la Struttura in Tre Atti, quella cioè formata da:
-
un inizio (dedicata all’introduzione dei conflitti)
-
una parte centrale (dedicata allo sviluppo dei conflitti)
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una parte finale (dedicata alla soluzione/conclusione dei conflitti)
La Struttura in Tre Atti è un’organizzazione molto efficiente perché fornisce alla Storia e ai personaggi la possibilità di mantenersi attivi e in evoluzione.
Dunque, indipendentemente dalla dimensione narrativa prescelta, ogni Storia deve comunque possedere una struttura completa (in Tre Atti o quella che preferisci) che dia il giusto ritmo alla Narrazione, che fornisca la giusta dose di tensione e che sostenga lo sviluppo delle varie Linee Narrative.
Se vuoi saperne di più sulla Struttura in Tre Atti e conoscere il significato tecnico di “Storia” ti invito a visionare questi due articoli:
9. Prevedibilità
Il nono dei dieci errori da evitare in una Storia riguarda la prevedibilità. Come ti ho spiegato al primo punto di questo articolo, i lettori amano preoccuparsi di Personaggi in crisi. Vogliono tremare, vogliono vivere la suspense, vogliono la sorpresa dietro l’angolo (che si tratti di una catastrofe o di un banale contrattempo).
Tuttavia scatenare queste emozioni nel Lettore potrebbe rivelarsi un’impresa ardua quando a determinate cause corrispondono conseguenze facilmente prevedibili.
Per esempio, dopo un terremoto del settimo grado della scala Richter (causa) la prevedibilità direbbe che tutti gli abitanti sono inevitabilmente morti sotto le macerie (effetto).
L’inaspettato è che l’attività tellurica abbia creato una spaccatura nel terreno così profonda da scoperchiare un antico giacimento di diamanti. Ora che la popolazione possiede una ricchezza da sfruttare l’inaspettato è scoprire che il giacimento è inutilizzabile o pericolosissimo o di proprietà del governo.
Se vuoi saperne di più sull’imprevedibilità degli eventi ti invito a leggere l’analisi del romanzo di Mary Shelley, Frankenstein.
10. Mancanza di conoscenze tecniche
Eccoci giunti all’ultimo dei 10 errori da evitare quando si scrive una Storia, ovvero la mancanza di conoscenze tecniche.
All’inizio di questo elenco ti ho spiegato che la stesura della Prima Bozza di una Storia è un processo del tutto libero da qualsiasi costruzione tecnica. La mente deve poter spaziare da un luogo all’altro o da una situazione all’altra senza limitazioni.
Tuttavia prima o poi giunge il momento in cui i giochi sono fatti e la stesura definitiva deve essere completata e poi ultimata. Da questo punto in poi (purtroppo) non ci sono più scuse e il lato selvaggio della creazione deve lasciare il posto alla conoscenza tecnica, ovvero alla conoscenza della grammatica, dell’ortografia e della sintassi.
Non sono una professoressa d’italiano e non ho fatto studi specifici in proposito, dunque non ti farò l’elenco degli errori grammaticali, ortografici e di sintassi ai quali devi prestare attenzione quando scrivi.
Ma una cosa mi permetto di ricordartela: le librerie sono piene zeppe di testi e prontuari tecnici sulla lingua italiana che possono risolvere qualsiasi dubbio o perplessità in merito. Non solo. Su internet è possibile trovare sinonimi e contrari di ogni vocabolo ed è possibile sfogliare enciclopedie, vocabolari e dizionari di ogni genere e sorta.
Eccoti alcuni link utili:
Dunque, fai come me, fornisci lo scaffale della tua libreria di tutti i manuali che ti occorrono, consultali ogni volta che ne ha bisogno e resta aggiornato sulle tendenze linguistiche. Non ti serve altro.
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IMPORTANTE: prima di salutarci ti ricordo che all’interno del Glossario Narrativo di Scrittissimo puoi trovare la spiegazione dei termini tecnici che ho utilizzato. Invece nella pagina dedicata alle Lezioni Base puoi trovare la spiegazione approfondita degli argomenti tecnici ricorrenti su Scrittissimo.
Per oggi è tutto,
a presto
Simona
Author & Admin di Scrittissimo.com